"Così si gioca solo in paradiso"

Giancarlo Dotto
La squadra perfetta. 
Perché il Milan allenato da Sacchi ha giocato il miglior calcio della storia
Milano, Mondadori, 2008
Scheda

La perfezione è di questo mondo? Si può parlare di squadra perfetta come si parla di delitto perfetto? Ha senso sostenere che un gruppo di calciatori, nell'arco di un breve periodo di tempo, è stato il team perfetto, o almeno la migliore delle squadre umanamente possibili, in ogni tempo e paese? Vent'anni fa, nel 1988, il Milan allenato da Arrigo Sacchi e ricordato da tutti come quello dei tre olandesi (ma anche di Franco Baresi, di Roberto Donadoni, di Paolo Maldini e di tanti altri campioni che hanno segnato la storia di questo sport) vinse lo scudetto, annientando nella loro tana Maradona e compagni. Di loro si disse: "Così si gioca solo in paradiso". E fu solo la prima di tante imprese straordinarie messe a segno in Europa e nel mondo: un'epopea paragonabile a ben pochi altri momenti nella storia del pallone.

Con passione, intelligenza e non poco gusto per la provocazione, Giancarlo Dotto, una delle penne più argute ed eclettiche del nostro giornalismo, ci propone una tesi ardita ma non certo infondata: quella squadra ha rappresentato quanto di meglio si sia mai visto in un campo da gioco. E ci fa rivivere la storia di un gruppo di uomini che, per quattro anni, ha cercato - e spesso trovato - la perfezione calcistica.


È mai esistita una squadra di calcio perfetta? Una squadra potenzialmente imbattibile, una squadra di fronte alla quale chiunque, anche il più accanito tifoso di avverso schieramento, non può non rimanere impressionato e ammirato? Giancarlo Dotto, un po' provocatoriamente, sostiene di sì: se nella storia del calcio una squadra ha mai raggiunto il livello della perfezione, quella è stata il Milan guidato da Arrigo Sacchi. "La squadra perfetta" è la storia di un gruppo di calciatori che per alcune stagioni è stato invincibile e di tutte le altre squadre che, prima e dopo, spesso solo per un dettaglio, perfette non sono state. È la storia di un allenatore e di uno straordinario gruppo di lavoro, a vent'anni esatti dal suo primo grande trionfo, lo scudetto del 1988.


Recensione di Cesare Balbo, "Il Sole 24 ore"