Edmondo Berselli
Il più mancino dei tiri
Milano, Mondadori, 1995
Scheda
Apparso nel 1995, "Il più mancino dei tiri" è diventato con gli anni un piccolo e ironico classico. Contiene una scienza eccentrica dell'individualismo, fatta di episodi famosi o famigerati, rivelatori o depistanti; a cui si aggiungono vita e azioni memorabili di certi campioni, a partire dal leggendario Mariolino Corso. È proprio del "piede sinistro di Dio" il gol anarchico, anzi eversivo, che dà il titolo al libro, e appone un sigillo a una filosofia politica. Perché il campo di gioco raccontato in queste pagine trasfigura una stagione di storia in un teatrino che ha per eroi i fuoriclasse e i gregari del pallone, ma non solo: accanto a Corso, Mazzola, Rivera, Riva compaiono in scena a tradimento Andreotti e Fanfani, Togliatti e Nenni, Gadda e Mina, in un intreccio che illustra perché non saranno gli schemi a salvare il mondo, ma semmai sarà un tiro molto mancino a riscattare il calcio, e la nostra vita.
Intervista a Mario Corso, La Repubblica