Niños futbolistas
La tratta dei bambini calciatori
2015, Pisa, Goal Book Edizioni (trad. it.)
«Ciò che si vende meglio all'estero sono gli argentini; il mercato degli uruguayani sta crescendo perché loro si adattano a qualsiasi situazione e molti hanno già un passaporto europeo, ma un brasiliano vale più di tutti».
Juan Pablo Meneses comprò un vitellino. Adesso vuole comprare un bambino in America Latina per venderlo poi in Europa ad un prezzo ben più alto. Questo libro però non parla né di cannibalismo, né di gastronomia ma di quello che può essere chiamato “il capitalismo dei miracoli”.
Sappiamo tutti che i vitellini si trovano al supermercato e Messi in televisione, ma non ci domandiamo mai come abbiano fatto ad arrivare fin lì. Ancora meno ci chiediamo che fine faranno i bambini che riescono ad “uscire” ma non riescono poi ad “arrivare”.
È per questo che Meneses inventò e continua a praticare quello che viene chiamato il “periodismo cash”. La cosa più scandalosa non è tanto la domanda della materia prima, quanto piuttosto le offerte ricevute dall'autore. Ci racconta del sogno europeo che viene coltivato nelle scuole e negli ospedali poi divulgato negli stadi e in TV.
Quanti segreti esistono tra coloro che cercano questi piccoli calciatori, le società che li possiedono, gli allenatori e i genitori stessi? Meneses ci mostra tutto quello che c'è dietro alla compravendita di queste giovani promesse. Proprio per questo cerca, contratta, si fa consigliare e soprattutto ispeziona i campi da calcio dell'America Latina, là dove gli “uomini del commercio” costruiscono senza alcuna pietà quello che Vázquez Montalbán definì “la religione più diffusa del pianeta”.
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Un’inchiesta sul campo, nel vero senso della parola, nella quale il “periodista” si butta a capofitto nel mercato sotterraneo dei giovanissimi talenti pallonari. Scuole calcio, manager senza scrupoli, famiglie piene di illusioni e soprattutto bisognose di qualche soldo fresco. Ci sono tutti in questo libro, dai grandissimi club alle piccole realtà di provincia del centro-sud america, il mercato di riferimento per questi sporchi affari. Argentini ed uruguayani sono tra i più ambiti, ma basta un “inho” nel cognome e un po di sangue brasiliano nelle vene che vai via come il pane. La logica del mercato dei bambini è la stessa di un qualsiasi altro ramo della compravendita: la rendita. Il resto, dalla maglia del Barcellona che hai sognato tutta la vita, alla carriera da supercampione, è pura illusione costruita ad arte. Nel frattempo ci guadagnano tutti: famiglia, intermediari, agenti, altri intermediari, società di provenienza. Tutti, tranne il piccolino che diventa un pacco da vendere, comprare e rivendere.
Nel libro tradotto in italia da Goal Book e pubblicato in collaborazione con l’Associazione Italiana Calciatori c’è tutta questa truculenta storia. Centonovanta pagine da leggere per capire quante vittime si celano dietro agli spettacoli del nostro calcio. Perchè, per usare le parole di Meneses: “Il calcio in America Latina è molto più che solo denaro. È trasferimenti, manager, agenti, vendite, commissioni, bambini ceduti, passaporti falsi, furti tra procuratori di diverse società, poveri che diventano milionari, ricchi che comprano poveri, ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri”.
Marco Bagozzi, L'Opinione pubblica, 16 marzo 2016