Alex Bellos
Futebol
The Brazilian way of life
London, Bloomsbury, 2002
Scheda | Anteprima
Traduzione italiana
Futebol
Lo stile di vita brasiliano
Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2004
Scheda
The Brazilian soccer team is one of the modern wonders of the world. Its essence is a game in which prodigious individual skills outshine team tactics, where dribbles and flicks are preferred over physical challenges or long-distance passes, where technique has all the elements of dance and, indeed, is often described as such. At their best Brazilians are, we like to think, both athletes and artists. Soccer is how the world sees Brazil, but it is also how Brazilians see themselves. The game symbolizes racial harmony, flamboyance, youth, innovation, and skill, and yet it is also a microcosm of the country itself, containing all of its contradictions. Travelling extensively from Uruguay to the northeastern backlands, and from the coastal cities of Rio de Janeiro and São Paulo to the Amazon jungle, Alex Bellos shows how Brazil changed soccer and how soccer shaped Brazil. He tells the stories behind the great players, like Pelé and Garrincha, the great teams, and the great matches, as well as extraordinary stories from people and fields all over this vast country. With an unerring eye for a good story and a marvelous ear for the voices of the people he meets, Alex Bellos uncovers what Ronaldo called the 'true truth' about Brazilian soccer.
Parlare di calcio per non parlarne. Alex Bellos ha attraversato l'immensa patria del bel gioco per trovare nel pallone e nei suoi protagonisti ' ricchissimi professionisti o sconosciuti pedatori che siano ' la chiave con cui interpretare e spiegare i misteri di un popolo e i suoi eccessi. Perché in tutte le arti, in ogni forma di costume (dalla danza alla musica, dalla religiosità animistica alle soap opera, dalla sessualità al... calcio), lo stile di vita brasiliano è quello dell'impossibile e sublime eclettismo. Nel caso del calcio, poi, magia, fanatismo e arte di arrangiarsi sono le molte facce di un carattere nazionale inafferrabile: dai club di fan più accesi e pericolosi, che fanno paura anche alla loro squadra, ai santuari pieni di reliquie calcistiche, dagli stregoni assoldati dalle società per scacciare il presunto malocchio che le fa perdere al disoccupato dal look stravagante che viene pagato dagli sponsor per mostrarsi nelle immagini dei grandi eventi sportivi, dal calcio-fango giocato sulle rive dei fiumi amazzonici al nostalgico che gestisce l'unica bottega del Paese di calcio-bottoni, ogni personaggio di questo continente di umanità che si chiama Brasile contribuisce al fascino delle sue insolubili contraddizioni. Ma altri contrasti vanno aggiunti, come lo strapotere dei dirigenti di società , spesso deputati nazionali, o una Federazione calcistica nazionale corrotta e criminale, che, a detta di alcuni, ha trasformato il mercato interno in una vetrina per i club europei. Nella sua "recherche" Bellos ha documentato trionfi e sconfitte della Nazionale, ha ricostruito la vera storia di miti come Garrincha ma anche quella di anonimi figli delle favelas che giocano nel gelo del Nord Europa dove inscatolano pesce. E' riuscito a spiegarci come, lungo tutto un secolo, il Brasile ha cambiato il calcio e come questo ha plasmato il Brasile, e ce ne ha regalato uno spaccato unico, lontano dall'ufficialità ipocrita dei Mondiali e della loro iconografia, restituendoci alla fine, senza filtri e stereotipi, quella fantasiosa valorizzazione della vita che è un po' l'essenza dell'anima carioca.
Recensioni
John Ryle, The Guardian
Matteo Delbue, Gazzetta dello sport